Game Boy Pocket HONG KONG Version

Ah.. il Game Boy Pocket! Mi ricordo ancora quando, incosciamente, e a mio vantaggio, scambiai con un mio compagno di classe il mio fedelissimo Game Boy DMG Verde (il famoso “mattoncino”) con un Game Boy Pocket Grigio… solo perchè lui sosteneva che le pile “costavano” di più e la console “durava” di meno, glielo disse anche il “babbo”. Allora piccoli sconvenevoli… ma vuoi mettere lo schermo più grande e contrasto migliore? Accetto lo scambio, amico (amicissimo in questo caso) mio!

Ho giocato non sò quante innumerevoli ore con il mio Game Boy, con il passare degli anni e come tantissime cose che colleziono oggi, ho tentato un recupero completo (diciamo, in corso) di tutte le colorazioni/edizioni limitate per i territori occidentali, limitandomi a qualche esclusiva giapponese come extra e saltando in pieno le edizioni bundle di qualsiasivoglia forma (ma potrei riassumere dicendo “troppa roba”, sarebbe anche più facile).

Alla ricerca delle varie versioni che mi mancavano, nel 2014 ho reperito, per purissimo caso e su un sito (uno dei mille oggigiorno) di vendita videogames vecchi e non, un Game Boy Pocket Cinese. Un Game By Pocket Cinese.. originale Nintendo, di cui non avevo mai sentito parlare, tanto meno letto altrove.

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Inizialmente la fiducia non era propriamente ai massimi livelli, tutto sommato stavo comprando un Game Boy Pocket CINESE, con una colorazione mai vista, con un box occidentale, con tutta l’aria che tira dietro ai prodotti cinesi, dove il termine “originale” è un termine perduto, obsoleto, inutilizzato. Tutto questo per soli 200$, e su un sito che non potevo nemmeno immaginare se fosse affidabile o no. Tutto un pò troppo negativo… ma avevo deciso di rischiare, la curiosità andava ben oltre queste misere “scuse“.

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Diciamo che, nella mia “ignoranza”, fui fortunato. Il prodotto appariva realmente genuino, sia qualitativamente che visivamente (i cinesi copieranno anche, ma difficilmente un prodotto è di ottima fattura, soprattutto se si ha la possibilità di paragonarlo dal vivo con prodotti analoghi).

Pareva proprio vero, Nintendo aveva ufficialmente commercializzato il Pocket nel territorio cinese. Non mi era nuova la cosa, ero già a conoscenza del Super Nintendo e Nintendo NES versioni HONG KONG, ma non credevo che i portatili avessero raggiunto lo stesso suolo, non dopo che IQUE (un progetto cina/giappone per la commercializzazione di prodotti Nintendo, ufficiali, ma con supporto software download senza utilizzo di cartucce) subentrò come soluzione definitiva.

La console è esattamente lo stesso modello disponibile, allora credevo in esclusiva, per il territorio Giapponese, il Purple Clear. Sul Box è indicato FOR CHINA ONLY, ma la motivazione mi è avversa, in quanto i primi game boy non avevano blocchi regionali, per tanto la demarcazione di territorio deduco fosse uno specchio per le allodole.

La forma, le dimensioni e il design del box è esattamente pari alle versioni occidentali

 

Le istruzioni sono esclusivamente in Cinese, riportano i loghi Seal Of Quality come in qualunque libretto distribuito da Nintendo.

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La comparazione della parte posteriore del box è assai curiosa, ma rivela un indizio importante! Gli Screenshot dei giochi, presenti in tutte le versioni e in ogni territorio, sono riportate nella versione cinese esattamente come vengono visualizzate sulla console stessa, ovvero in Bianco&Nero, a differnza della versione PAL ITA (ma come tutte le altre) che offrono i colori (e la cornice) che indica la compatibilità dei giochi stessi con il sistema “Super Game Boy” per Super Nintendo. Nessuna release cinese per il Super Game Boy? Chissà.

Per quanto riguarda infine la console in se stesso, si tratta esattamente dello stesso modello Giapponese, con tanto di dicitura C/MGB-JPN, nulla più nulla meno. “For China Only”… si, certo.

Siamo di fronte ad un ibrido davvero strano, un mix di regioni forme e varianti, ma sicuramente un modello davvero difficile da reperire, rischiando ho avuto fortuna nel trovarlo.

Una situazione analoga l’ho riscontrata per i giochi Mega Drive PAL ASIATICI, quello strano mix di regioni che rendono questi oggetti unici, nonchè terribilmente affascinanti per i miei gusti!

Sembrerebbe tutto finito qui… se non fosse che..

Game Boy Pocket (White) New China Only 1

Esattamente. Fù commercializzato anche il modello WHITE, anch’èsso EX esclusiva Giapponese. Sarà una lunga… lunga ricerca.

 

A cura di Manuele “TheDeath”

16PICSEL 2016

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Il MegaDrive Asiatico “d’oro” PAL ASIA

Nel lungo e bellissimo cammino del Sega Mega Drive vi fù una commercializzazione incentrata per il territorio secondario, secondo SEGA, denominato “ASIATICO”, che includeva India/Cina/Russia e tutto quello che partiva tra l’est dell’europa fino a ovest del Giappone/Corea (non inclusi).

A causa della diversità territoriale SEGA non riuscì sin da subito ad occuparsi del marketing incentrato in queste aeree ed alcune di queste ricevettero la famosa console 16-bit solo verso il 1995 (In Hong Kong addirittura verso la fine del 1998/1999!) proprio per queste difficoltà incontrate dalla casa madre.

Oltre ad aver rilasciato diverse console per questi specifici territori, le edizioni commercializzate avevano un aspetto particolare:

  • La cover ricordava le versioni PAL Euro ma con il logo MD (sulla costina) in versione Giapponese, tutto il testo riportato era in inglese.

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  • La cartuccia era in formato JAP ma il design della label applicata era simile alla versione PAL Euro. Sulla copertina frontale della confezione veniva riportato, tramite un adesivo tondo, la tipologia di cartuccia (PAL o NTSC), questo perchè le motherboard dei giochi venivano re-ciclati da versioni pre-esistenti e già prodotte da Sega Europe, America o Japan. Mi è capitato di notare alcuni giochi, medesimi, ma con indicazione di regione diversa (uno PAL e l’altro NTSC), indicando la produzione di queste versioni in modo molto casuale ( o per l’esattezza, in base alla disponibilità del momento). Era inoltre possibile reperire la console con la medesima tipologia (PAL o NTSC), sempre tramite adesivo sulla confezione.

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  • Ogni confezione conteneva due libretti, una copia in Inglese (a colori) e una copia in Cinese (Bianco/Nero)

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  • Il logo MEGADRIVE era stato ri-disegnato e colorato in ORO

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Mi stò dedicando al recupero completo di queste edizioni, che secondo Guardiana (uno dei più importanti fan-database SEGA) la lista include 63 Titoli.

Queste versioni sono comunemente denominate GOLD LABEL, e stranamente le ho spesso reperite (con un pò di fortuna, in quanto vengono spesso confuse come versioni “regolari” pal o jap) in condizioni pari al nuovo. Probabilmente la scelta del colore (Oro) in relazione alla commercializzazione di questi giochi, in territori ai tempi non certamente tra i più benestanti nella popolazione mondiale, fù una sorta di sfida (o sfottò? della serie: “prova a permettertelo se puoi”) da parte di SEGA stessa, tanto che molte copie sono rimaste in giacenza chissà dove, invendute, quasi come un tesoro segreto inottenibile (soprattutto in Cina, dove regnava la pirateria e che tutt’ora regna per vie traverse).

Secondariamente, una buona parte di questi titoli venivano commercializzati con normali cover/libretti PAL e/o JAP ma con un bollino giallo che indicava la versione come ASIAN VERSION. La cartuccia era sempre di formato JAP, in qualunque caso. Questa scelta era stata effettuata molto probabilmente per risparmiare fondi sulla produzione o evitare creazioni di nuove grafiche/libretti su titoli che secondo SEGA o non avrebbero venduto molto o avrebbero venduto tanto a prescindere, dato il nome che portavano (uno di questi esempi è la versione di SONIC The Hedgehog 2).

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Data la similitudine di quest’ultime, vorrei dedicarmi ai famosi GOLD LABEL, in quanto “collezionisticamente” parlando li trovo molto affascinanti, nonchè sono giochi che conosco molto bene avendoli giocati negli anni.

Attualmente ho recuperato 5 titoli, la scalata è ancora molto lunga!

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A cura di Manuele “TheDeath”

16PICSELS 2016

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