Master System SUPER COMPACT TecToy

Dopo avervi introdotto sulle esclusive TecToy per Master System, oggi vi parlerò di hardware, specificatamente dell’unica vera e propria esclusiva per il territorio Brasiliano, il Master System Compact della TecToy.

Commercializzato nel 1994, il System Compact è la risposta economica del Sega Mega Jet, console portatile di base MegaDrive che fù rilasciata solo in Giappone, a seguito di un buon successo del prodotto, disponibile solo sulle compagnie aeree ANA Airlines.

Questa console, proprio come Il Sega Mega Jet, è un ibrido tra portatile/fissa, senza schermo TFT, legge esclusivamente giochi MS ed è collegabile al televisore tramite wireless modificato del MARK III Telecon Pack, periferica uscita solo in giappone che permetteva di utilizzare il Sega Mark III (da noi appunto, il Master System) tramite wireless RF ad antenna.

Sostanzialmente si tratta di un GameGear, senza schermo, con master converter incorporato (per i giochi MS) e wireless RF!

Furono commercializzati 3 BUNDLE con rispettivi giochi già incorporati: Sonic The Hedgehog, Alex Kidd In Miracle World e Super Futebol II (Kick Off), l’intera produzione dalla A alla Z fù completamente realizzata e idealizzata dalla TecToy, proprio come tutti i suoi prodotti sotto licenza.

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Overview del packaging e presentazione del prodotto alla clientela:

Partendo fin da subito con il protagonista, Il SC ha un design particolarmente strano e il feeling in mano risulta poco confortevole. Il peso è davvero ridotto, ma la crociera direzionale e i tasti di gioco (non marcati con A B e Start) sono abbastanza macchinosi. Ammetto che la croce direzionale del Master System non mi è mai piaciuta più di tanto (sin da bambino la trovai scomoda all’uso e con pochissimo grip), in questo modello è migliorata la presa grazie alle semisfere presenti sulle direzioni, ma la movibilità della crocera stessa è tremenda, rumorosa e dura.

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Il retro della console con loghi di licenza, stampa e indicazioni generiche del prodotto. Il SC, proprio come il Sega Mega Jet, permette l’utilizzo alternativo di 4 PILE AA per l’alimentazione.

Passando ai lati, sulla parte sinistra è presente lo switch ON/OFF

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Una presa per collegare un secondo controller (Master System o Mega Drive) per il Player 2

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Al lato opposto, presa per spinotto dell’alimentazione, presa per antenna RF e switch di selezione canale CH3/CH4 per migliorare la compatibilità di ricezione del canale. Questa parte proviene direttamente dal MARK III Telecon System modificato all’interno.

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Infine, al centro, lo slot per le cartucce MS con sportellino anti-polvere

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Come funzionava il tutto? Il modulatore MARK III Telecon incorporato si collegava tramite antenna RF al box modulatore collegato alla TV, tramite una frequenza propietaria. Nella foto sotto una simulazione di collegamento dell’apparato.

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Dulcis in fondo, il libretto delle istruzioni in bianco e nero, sia della console che del gioco incluso, con foglietti di garanzia e licenza sega.

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Al prossimo articolo!

Manuele “TheDeath”

16PICSEL

 

 

 

 

 

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Esclusive Master System TECTOY

Non mollare mai!

L’anno scorso vi accennai su queste pagine alcuni riferimenti sulla TecToy , azienda leader che dal 1987 in poi ha distribuito videogiochi, principalmente SEGA, in territorio Brasiliano.

Anche il Master System ebbe la sua parte, rendendo la console più supportata in tutto il territorio sin dal suo lancio, nel 1989 in Brasile, alla sua morte, nel Dicembre 1998, ben 9 anni di onorato servizio.

Se in america fù dimenticata presto dal Sega Genesis e in Europa ebbe comunque un forte successo, in Brasile sembrava non volersene andare più, tanto che ad oggi si possono contare ben 22 ESCLUSIVE, tra giochi “nuovi” e porting non disponibili altrove, ideati e realizzati unicamente per il territorio Brasiliano, oltre naturalmente a tanti, se non tutti, quelli disponibili anche nel resto del mondo.

L’ultimo prodotto fù Mickey’s Ultimate Challenge (Da noi disponibile su GameBoy e GameGear, mentre nel resto del mondo su SNES e MD) nel 1998.

Chiaro entra in gioco il solito discorso: reperibilità. Ma qualche occasione l’ho avuta bene o male.

Mortal Kombat 3 e Virtua Fighter Animation, entrambi porting delle versioni GameGear.

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Lo stile dei box ricorda palesemente le nuove edizioni dei giochi Mega Drive in territorio PAL, ma mantengono comunque la filosofia dei giochi MD Brasiliani, ovvero libretto monocromatico (stile ECOFILMES) completamente in portoghese, custodia in plastica, label blu, tutto rigorosamente stampato in territorio.

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Alcune pagine del libretto:

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Ecco tutte le esclusive TecToy Master System che un utente americano ha collezionato negli anni, sperando d’arrivarci, un giorno!

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Ma per il momento… pensiamoci sopra. Sento che nell’aria c’è odore di giungla.. di animali… “strani”, che saltano su due zampe! Ho visioni di canyon, tanti canyon!

Alla prossima!

A cura di Manuele “TheDeath”

16PICSEL

Dragon Ball Z Portoguese Mega Drive Vers.

Quel posto che è in Spagna ma non è in Spagna, Il Portogallo.

Tralasciando le mie enormi lacune geografiche (o grammaticali…), la ECOFILMES (ora “ECOPlay) fù fondata in portogallo nel 1985, inizialmente questa compagnia era incentrata sulla distrubuzione di film, ma, successivamente nel 1991, ampliarono il loro mercato nel settore videoludico e dopo il cambio di nome nel 2004, ad oggi sono i distrubutori ufficiali di giochi e periferiche passando da EA, Microsoft, fino ad arrivare a Capcom, Sega, Konami e Square Enix.

Le informazioni reperibili su questa compagnia si fermano a quanto riportato da loro stessi nel sito web, ma usando un pò di intuizione “ludica” oserei dire che si tratta un pò della nostra GIG, o della TecToy in Brasile.

Diciamo quindi “semplici” importatori, a cui piaceva tanto fare i crossup nelle loro distrubuzioni, proprio come Dragon Ball Z per MegaDrive.

Il picchiaduro VS di Bandai, vero e proprio “contentino” per colmare la totale carenza di giochi inerenti all’universo DB sui sistemi SEGA (su Super Nintendo ci sono ben 7 GIOCHI, 4 Picchiaduro e 3 Rpg) ha avuto la sua prima release in territorio Giapponese, successivamente è uscito PAL in territorio FRANCESE (i primi in europa a godere del manga e dell’anime già dagli albori), fino ad oggi dove ho scoperto/reperito la versione “mischiata”, ufficiale, della ECOFILMES.

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Partendo dalla copertina possiamo già notare la completa ri-edizione grafica che fù proposta al pubblico, completamente diversa dalla versione Giapponese e PAL Francese.

La costina blu è stata la variante grafica che SEGA ha riproposto durante gli ultimi anni di vita del Sega Mega Drive. Non è riportata nessuna data di pubblicazione sulla confezione, però queste nuove vesti sono entrate in circolo dal 1994 in poi, rendendo di fatto questa pubblicazione come tra le ultime nella commercializzazione.

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E da qui in poi iniziano i miscugli, ovviamente. Non solo l’edizione è un assemblato totale, ma ne esistono di due versioni. Esiste una seconda versione dove è inclusa la cartuccia Giapponese con tanto di indicazione sulla cover frontale, indicando la necessità di utilizzare un convertitore per poterla utilizzare su sistemi PAL (a quanto pare, GRATUITO con l’acquisto del gioco, mica male!)

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La mia copia invece ha la cartuccia, niente di meno che, tale e quale alla versione PAL Francese, senza alcuna indicazione sulla cover, non essendo necessario un adattatore.

Anche qui, immaginandoci un pò gli avvenimenti, credo abbiamo acquistato un lotto di cartucce “miste” PAL e GIAPPONESI, succesivamente le hanno suddivise e adattate a seconda della disponibilità e della cover. Il mix nel mix.

E infine, il libretto. Proprio come era da prassi per TecToy in Brasile, traduzione portoghese “alla ben venga” su carta monocromatica, con cover principale direttamente presa dalla versione Giapponese del gioco.

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Alla prossima strambezza!

A cura di Manuele “TheDeath”

16PICSEL

Cinetendo 64 (Nintendo 64 Hong Kong)

Nintendo ci prova(va) sempre e comunque. In un mercato completamente off-limits, a causa del ban imposto dal governo cinese su videogiochi e console, rimane quasi un mistero come siano riusciti, proprio come avevamo visto per il GameBoy Pocket, ad importare, indirettamente, il Nintendo64 in territorio Cinese, precisamente Hong Kong only.

Qui entra in gioco la “genialata” della MANI LIMITED Co., azienda fondata in Hong Kong nei primi anni 90, specializzata nell’importazione di Giocattoli, ed è proprio per questo motivo che grazie a Nintendo sono riusciti ad immetersi nel mercato.

I prodotti Nintendo, così come NES e SNES (anch’essi importati) venivano catalogati come giocattoli interattivi e non come console per videogiochi, per l’appunto, vietate. Questa stessa tattica fù adoperata dalla stessa Nintendo Of America, che riuscì a riempire i negozi di giocattoli proprio con la stessa tattica (e fù un successo inconiabile).

Nonostante questa mossa “vincente”, non fù un successo. Una delle prime cose che pensiamo quando ci viene in mente la cina è la parola “tarocco”, e su una così vasta scala, tra cloni di ogni genere a costi enormemente inferiori, era sostanzialmente garantito (al limone).

Questo è il primo gioco che ho reperito in versione Cina/Hong Kong, uno dei miei picchiaduro preferiti di sempre, Killer Instnct GOLD, un porting di Killer Instinct 2 Arcade (e anche molto valido!)

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Parlando di estetica l’unica differenza tra questa versione e quella americana, è il logo che riporta la scritta “for hong kong only”, altrimenti idendiche in tutti i punti.

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Il retro della copertina, anch’esso identico alla versione americana, si differenzia per il logo della MANI LIMITED in basso a sinistra, l’indicazione di vendita/noleggio esclusiva, e la speciale dicitura per indicizzare la versione del gioco “NUS P NKIE (HKG)

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Il libretto di istruzioni è completamente in Inglese (versione americana), ma anche qui riporta le diciture “NUS P NKIE (HKG)“, diverse dalla versione americana del gioco.

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Stranamente il libretto informativo su rischi e sicurezza è in versione EURO, probabilmente è stato sostituito o non facente parte inizialmente nella confezione (si sà, l’usato è strano da comprendere in origine)

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E infine la cartuccia, anch’essa con il logo che si trova sulla confezione. Non ho sottomano la versione americana di questo gioco, ma la label è identica a quella PAL, in confronto nelle foto seguenti:

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Alla prossima!

CCCC COMBO BREAKER!

A cura di Manuele “TheDeath”

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Il MegaDrive Asiatico “d’oro” Parte 3

Rieccomi qua!

Si, lo so, milioni e milioni di voi (al diavolo la modestia, facciamo miliardi) si sono chiesti che fine avessi fatto. Nessuna. Sono sempre qua. Ma sapete, un pò la voglia, un pò il tempo, la casa nuova, il lavoro… le solite cose ecco.

Ho avuto una piccola tregua per quanto riguardava gli acquisti di videogiochi inerenti alle versioni “strambe” che tratto qui su 16PICSEL, non mi sono certamente mancati il resto degli acquisti, ma siccome queste versioni si trovano raramente, ho limitato del doppio la possibilità di scrivere qualche nuovo articolo qui sul mio blog.

Tralasciando evitabili scuse, su ebay ho reperito 3 giochi per la collezione inerente ai videogiochi per Sega Mega Drive d’importazione ASIATICA, come ve ne avevo parlato nei primi articoli che ho scritto, e l’update successivo.

Il primo della lista è JURASSIK PARK. Questo è un fondo di magazzino che ho reperito da un venditore thailandese (dove appunto venivano distribuiti, oltre ad altre aree limitrofe).

Gioco che non mi è mai piaciuto più di tanto, ma a pensarci bene, non ricordo nessun ottimo gioco che fosse tratto da/dai film (MegaCD… brrr…), han sicuramente mantenuto le aspettative.

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Qualche giorno dopo, lo stesso venditore, mi ha contattato dicendomi che aveva reperito anche un altro gioco, World Of Illusion, che conoscevo bene, ma che mi mancava nella lista.

I giochi della disney sono incredibilmente tutti belli (chi più chi meno, ma pure sempre belli), sono decisamente l’opposto di Jurassik Park. World Of Illusion è un ottimo platform, magari non storico e bellissimo come Castle Of Illusion, però bello e colorato.

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E per finire, Garou Densetsu / Fatal Fury. Reperito da un inglese, è tutto sommato un buon porting della versione Neo Geo (AES/MVS), ma lo trovo un pelino inferiore alla versione SNES, forse a causa del tipico suono “metallico” che produce lo YAMAHA YM2612.

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Bene, fatto questo, ci si legge il prossimo anno!

Ok, ok. Tenterò di dare un dignitiso ritorno a questo piccolo e sconosciuto blog, sperando che i miei casual-readers apprezzino, seppur in poche dosi!

A cura di Manuele “TheDeath”

16PICSEL 2017

 

 

 

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