Portare i propri videogiochi preferiti fuori casa.
In quanti, come me, la notizia fece letteralmente perdere la testa?? Da quando lo vidi per la prima volta in TV, nel programma Bim Bum Bam, riuscì a “rincoglionire” a tal punto i miei genitori che dopo poche settimane avevo il mio Game Gear, assieme a Sonic The Hedgehog e Columns, perchè mamma e papà, “posso mica guardare lo schermo e basta? ci dovrò giocare no”
Certo, vivevo e abitavo a Chivasso (Torino), non è che ci fosse proprio il “mare” a due passi, e di sicuro se uscivo di casa era per andare a scuola, non certo in spiaggia.
E i miei amici della Tec Toy? I Tectoyani? (uhm.. va bhè). Loro sicuramente il mare (i mari) l’avevano, così come avevano anche il Game Gear.
Regnavano indiscussi in tutto il territorio, con Master System e Mega Drive non si parlava d’altro, come potevano non avere il Game Gear? Impossible.
Naturalmente potevano mica “copiare” i prodotti già esistenti in Europa e In America? Ovviamente no, come vi avevo anticipato in merito al Mega Drive II, tutta la produzione e distribuzione era incentrata Brazil-only, abbattendo costi e tempistiche.
Conoscendo abbastanza bene i loro prodotti, dopo che finalmente riuscì a reperire un paio di giochi per Game Gear brasiliano, mi “scappò” un sorriso ironico. Qui in piemonte si dice “Bastian Cuntrari“, ovvero quando una cosa/persona è completamente l’opposto di quello che fanno, solitamente, le altre.
Se in europa e in America i giochi venivano venduti nelle confezioni di cartone, in brasile adottarono un “reciclo” delle custodie dei giochi Master System, e ne modificarono la tipologia relazionandola al Game Gear stesso, che pensandoci bene, fù non solo un ottima idea, ma anche un gran risparmio da parte dell’azienda.
Le confezioni quindi erano niente di meno che le stesse identiche confezioni utilizzate per i giochi Master System (inverosimilmente identiche alle nostre e quelle americane), la grafica ricalcava il classico quadrettone grigio, ma con linee verdi anzichè blu/viola scuro (come nelle versioni PAL). Il layout della grafica era molto simile ai giochi Mega Drive (sempre Tec Toy), con un unica grossa immagine sul retro, e tutte le indicazioni tipiche di produzione/licenza/commercio ecc ecc…
Il dorso, incluso Power Rangers The Movie (successive release), riprendeva lo stile delle confezioni, con indicazione del sistema di gioco, nome e marca.
L’interno includeva il classico libretto in bianco e nero (come visto per i giochi Mega Drive, e questa volta non colorato a mano da chissà chi!!) e chiaramente la cartuccia di gioco.
Dato che il case era principalmente usato per i giochi Master System, fù creato un porta cartuccia del porta cartuccia (!?) in modo tale che le cassette potesse alloggiare comodamente. Di fatto questo resta l’unico pezzo “extra produzione” ideato per questa tipologia di giochi.
Un piccolo dettaglio del libretto, naturalmente tutto in Portoghese.
Proudly Made By TecToy, nessuna citazione a SEGA come nelle classiche confezioni Americane e Europee (SMS e MD)
Anche sul retro della cartuccia, giusto per chiarire meglio qual’ora ci fossero ancora dei dubbi.
E infine le release un pò più vecchiotte, come in questo caso Power Rangers The Movie, 1995. Lo stile della confezione fù successivamente preso d’ispirazione alle confezioni viola dei giochi Americani per GameGear.
Tranne il fatto che, secondo TecToy, il blu con il viola”stava” evidentemente meglio della semplice scritta bianca “GAME GEAR”…
Affascinanti… Durevoli! Chissà forse dureranno veramente di più nel tempo le versioni Brasiliane che quelle di cartone nostrane? O tu uomo del futuro che stai leggendo questa pagina (?), risolvi l’enigma e fai dilagare la notizia oltre lo spazio cosmico!
No, è che si è fatto tardi.. e sono in fase crollante. Ora vado.
A cura di Manuele “The Death”
16PICSEL2016